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And… it’s out! Listen to Szczyrk [scierk], Gregor Kay’s debut album:

“Mutevoli ed imprevedibili, i kafkiani Gregor Kay si muovono sinuosamente nel jazz meno convenzionale, tracciando orizzonti al confine tra la frenetica schizofrenia di John Zorn e surreali paesaggi post (rock) apocalittici. “Szczyrk”, il titolo loro album d’esordio, sembra frutto di un’ardua nottata allucinogena, ma altro non è che un innocuo paesino collocato sulle montagne polacche della Slesia, gemellato con il ridente comune di Almese, la Seattle valsusina. La hit dell’estate che non vivrete mai? “Donald”, senza dubbio: il sax congela la mente e anima gli arti, ma l’interpretazione è libera e democratica. Gregor si può gustare comodamente seduti sulla poltrona di casa o nelle migliori discoteche dell’Alto Piemonte.Un disco ricco e completo, seppur racchiuso in pochi brani, che riesce a semplificare tutto quello che a parole non si riesce a scrivere“.

Davide Agazzi di “la Repubblica”

Gregor Kay is a 4-pieces band formed and based in Turin.

Their jazzy-rock attitude comes from several different approaches within the band itself. They’re histrionic and up to snuff, reminding some features of Canterbury era as the new jazz combos like The Bad Plus and The Claudia Quintet. 

Therefore, more than jazz. Gregor Kay are: Luca Neri (sax alto), Michele Bussone (drums), Guglielmo Hardouin (bass) and Dario Castellar (guitar).

Their first album SZCZYRK [scierk] has been released Thursday 26th of February @ Cavallerizza Reale, Torino. Check the pictures here.

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Down here live perfomance @ Barolo Jazz Club

Read Gregor Kay bio in English here. Or in French here.

ITA BIO:

Gregor Kay nasce a Torino nel 2012 alla fine del percorso degli Arlequin’s Carillaum (formati nel 2006, finalisti a Pagella Non Solo Rock ’09, vincitori di Torino Sotterranea 8, presenti al MEI di Faenza ’10) quando il bassista Alberto Macario decide di lasciare il quintetto. Rimangono Michele Bussone (batteria), Guglielmo Hardouin (passa dalla chitarra al basso), Luca Neri (lascia le tastiere e si dedica solo al sax) e Simone Santagiuliana (chitarra elettrica). Tutti e quattro iniziano a studiare al Centro Jazz di Torino (attuale Jazz School Torino), grazie al quale sviluppano la loro concezione musicale orientandosi così, dal prog-psychedelic rock con forte influenza ’70s degli Arlequin, verso un suono più strutturato, asciutto e moderno individuabile come jazz-rock, senza perdere interesse per la sperimentazione.

Con questa formazione presenziano a diversi eventi fra cui Spaziale Emersione Festival ’12, Paratissima ’12 e Scardinarte oltre ai consueti concerti nel capoluogo e nella provincia piemontese.

Nel 2013 il chitarrista Simone Santagiuliana si allontana dal gruppo, che continua a lavorare in trio, da un lato riadattando il repertorio live ad un suono più scarno e compatto, dall’altro componendo nuove idee sulla base di questa formazione. Nell’estate del 2014 il gruppo incontra il chitarrista Dario Castellar, ex allievo della Jazz School Torino (oltre che del Conservatorio di Alessandria), il quale, dopo anni di studio dello strumento, ha partecipato e partecipa a numerose e svariate realtà musicali (Castellar e Savelli Duo, Japsilla, Pastis, Il Proteo delle grotte di Postumia); i Gregor Kay tornano così in quattro ed il loro suono recupera corposità armonica e nuovi colori, riaprendo lo spazio alla composizione e alla sperimentazione.

GENERE:

La formula del quartetto spesso si appoggia su una ritmica irregolare in cui giri di basso si incastrano con l’andamento mutevole della batteria, mentre le linee melodiche del sax alto, a tratti acido e spigoloso a tratti caldo e disteso, s’intrecciano con linee ed atmosfere di una chitarra elettrica che oscilla dai toni più classici del jazz e del blues a toni post-rock e psichedelici. A influire su questo stile c’è, oltre al repertorio jazz, l’ascolto di John Zorn, Louis Sclavis, Thomas Chapin, Lucien Dubuis, Ken Vandermark, Jim Black e Steve Coleman, per citarne alcuni.

Cover image by Allan Dransfield: www.yesmonassa.com

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